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12 dicembre 2012

NATALE: LA CRISI TAGLIA LE VACANZE (-4%) MA NON I SOGGIORNI IN AGRITURISMO (+2,3%)

Secondo le stime di Turismo Verde-Cia, durante queste festività saranno oltre 500 mila gli ospiti nelle strutture ricettive in campagna, in controtendenza rispetto all’andamento generale. Merito dei prezzi bassi, dei “pacchetti” creati ad hoc per Natale e Capodanno e del fondamentale aspetto enogastronomico, con piatti della tradizione e legati al territorio. Già oggi quattro agriturismi su cinque dichiarano il “tutto esaurito” per i giorni dal 22 al 26 dicembre e per il lungo ponte di fine anno.   

 

Nel Natale dell’austerity che mette un freno alle vacanze (-4 per cento) e fa partire solo due italiani su dieci, l’agriturismo in controtendenza “fa il pieno” di prenotazioni. Nel periodo tra il 22 e il 26 dicembre e durante il “ponte” di fine anno, le presenze stimate nelle strutture ricettive agricole supereranno le 500 mila unità, tra chi sceglierà il soggiorno in campagna per 3-4 giorni e chi punterà sulle “fattorie” solo per il pranzo natalizio o il cenone di Capodanno. Lo afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha effettuato un monitoraggio su un campione di aziende associate sul territorio nazionale.

Mai come quest’anno i redditi in calo, il potere d’acquisto sottoterra e le tredicesime “mangiate” dalle scadenze fiscali di fine anno stanno tagliando vacanze oltreconfine e settimana bianca -spiega Turismo Verde- e chi decide di partire lo fa seguendo tre direttrici ben precise: località vicine, soggiorni brevi e soluzioni “low-cost”. Tutti elementi che premiano la scelta dell’agriturismo, con un aumento stimato del 2,3 per cento sullo stesso periodo del 2011.

Complici i prezzi rimasti stabili e la possibilità di scegliere tra veri e propri “pacchetti feste” -osserva Turismo Verde Cia- la domanda di agriturismo torna a crescere e già oggi quattro aziende su cinque dichiarano il “tutto esaurito”. In realtà la tendenza positiva è già cominciata a fine novembre, ma il “pienone” sarà concentrato nei lunghi fine settimana di Natale e Capodanno, con una durata media del soggiorno di 3 giorni e la formula b&b o mezza pensione.

La necessità di ottimizzare il rapporto qualità-prezzo promuove le strutture ricettive agricole -continua Turismo Verde Cia-. C’è il relax della campagna ma a breve distanza da casa, c’è la possibilità di godersi una vacanza spendendo poco e soprattutto c’è il fondamentale aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alle tradizioni, alla stagionalità dei prodotti e con menù rigorosamente legati al territorio. Senza dimenticare l’opportunità dei mercatini aziendali e della “spesa in campagna” per acquistare prodotti a filiera corta per imbandire le tavole delle feste o donarli ad amici e parenti, visto che questo Natale resiste solo il regalo utile che in sette casi su dieci è declinato proprio in chiave enogastronomica.

In Italia -ricorda Turismo Verde- gli agriturismi toccano 20.413 unità, per un totale di 210.747 posti letto e 385.075 coperti a tavola.