Nel corso del 2012 la situazione economica della Puglia e' andata progressivamente deteriorandosi, coerentemente con lo scenario nazionale. Concentrando pertanto l'attenzione sull'evoluzione del credito, la flessione dell'attività economica in atto continua a riflettersi negativamente sulla domanda aggregata e su tutti i diversi segmenti di clientela e settori produttivi.
Lo rende noto l'Abi in un comunicato, spiegando che a luglio di quest'anno, i finanziamenti bancari destinati principalmente alle famiglie e alle imprese della regione hanno raggiunto quota 57 miliardi di euro: complessivamente, la recessione frena l'opportunità di investimenti e quindi di erogazione di risorse con una contrazione annua intorno all'1% rispetto al 2011 (trend comunque migliore rispetto alla media complessiva del Mezzogiorno a -1,8%). In particolare, alle imprese sono andati circa 29 miliardi e alle famiglie più di 24 miliardi, mantenendo i livelli di luglio 2011.
Pur in un contesto di difficoltà dell'economia reale, le banche sono state vicine alle imprese, convinte delle loro capacità di tenuta e delle potenzialità di crescita. In questo scenario, importante e' un adeguato rapporto banca-impresa. Le imprese bancarie italiane, negli ultimi anni, hanno modificato il proprio modello organizzativo e di offerta nei confronti del mondo imprenditoriale, adeguandolo alle mutevoli esigenze delle imprese, specie di piccole e medie dimensioni. Allo stesso tempo le banche hanno sostenuto le famiglie, supportandole sia con la messa a disposizione di risorse finanziarie sia nei loro piani di investimento e nella gestione del risparmio.