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25 ottobre 2012

BARI, ACCESSO AL CREDITO IN ARRIVO 150 MILIONI

Cento milioni di euro che verranno incrementati entro fine anno di ulteriori 50 milioni. Li mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese lo Stato italiano attraverso la Riserva Pon (Programma Operativo Nazionale) «Ricerca e Competitività» 2007-2013 del Fondo centrale di garanzia, uno strumento che favorisce l’accesso ai finanziamenti bancari per investimenti e per liquidità, purché finalizzati all’attività di impresa. La riserva è stata presentata alla Camera di Commercio di Bari nella quinta tappa territoriale nelle regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), destinatarie della misura, in un incontro promosso dal ministero per lo Sviluppo economico, d’intesa con quello dell’Università, che è anche l’Autorità di gestione del programma.

«L’accesso al credito - ha detto il presidente della CdC di Bari, Alessandro Ambrosi - resta per le imprese una questione nodale della propria attività e sicuramente insieme alla legalità è un problema che sicuramente frena lo sviluppo del Paese, limitando gli investimenti in innovazione e rendendolo meno competitivo. Fare informazione sugli strumenti alternativi è un dovere delle istituzioni che lavorano al fianco delle imprese. Accesso al credito, innovazione, competitività, promozione intersettoriale delle eccellenze produttive sono non a caso i tre asset strategici sui quali la Camera di Commercio di Bari sta focalizzando i propri interventi, per offrire un contributo concreto alle imprese in termini di fondi e servizi».

L’accesso al credito è peggiorato per un’impresa su tre, come è emerso da una recente indagine dell’Abi e del Sole 24 Ore. Chi si rivolge alle banche non lo fa per gli investimenti ma quasi sempre per ragioni di risanamento. Gli investimenti sono diminuiti dell’8%, il crollo è stato pesante soprattutto nel comparto dei macchinari (-12,5%) e dei mezzi di trasporto (-11%).
Un credito che continua in ogni caso a costare molto, soprattutto per i più piccoli. E intanto le sofferenze continuano ad aumentare. A fine agosto erano di 1,6 miliardi in più rispetto a luglio, con un aumento del 15,6% rispetto allo scorso anno. «Due le cause primaria di questa stretta del credito - ha spiegato Carlo Castaldi di Invitalia - la crisi internazionale e Basilea 3. Il meccanismo di funzionamento del Fondo e le procedure d’accesso sono state semplificate ed incontreranno certamente il favore delle imprese».

Ad illustrare requisiti e procedure d’accesso alla Riserva Lilia Rossi del ministero dello Sviluppo economico e Rosaria Fanfoni funzionario servizio assistenza alla clientela del gestore Fondo di Garanzia (Mediocredito Centrale). Sono ammissibili alla Riserva tutte le tipologie di operazione finanziaria, purché direttamente finalizzata all’attività d’impresa. Sono garantiti gli investimenti finalizzati alla ricerca tecnologica e all’incremento della competitività imprenditoriale, con lo specifico obiettivo di migliorare la capitalizzazione delle Pmi con l’accesso al credito. La copertura massima garantita dell’investimento è dell’80%, importo massimo garantito fino a 2,5 milioni di euro.
Sono ammissibili tutti i settori produttivi ad esclusione dei programmi riguardanti il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (agroindustria), della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche.
I tempi di risposta sono di 30 giorni lavorativi dalla data di richiesta della Banca o del Confidi al soggetto gestore del fondo.

 

I moduli per la richiesta sono disponibili sul sito: www.fondidigaranzia.it

 

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it