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08 giugno 2012

GIE ZOOTECNICO: DISCUSSI I PROBLEMI DEL PREZZO DEL LATTE

Di seguito riportiamo il documento prodotto dal Gie Zootecnico della Cia Puglia al termine della riunione svoltasi nei giorni scorsi, nel corso della quale sono stati discussi i problemi relativi al prezzo del latte.

La crisi economica del Paese, la riduzione dei consumi, i sempre più alti costi di produzione ad iniziare dai mangimi, dal gasolio e tutto il resto, stanno rendendo difficile la situazione del settore lattiero caseario anche in riferimento al prezzo del latte alla stalla.

A tutto questo si aggiunge in maniera drammatica l’importazione in Italia ed in Puglia del cosiddetto “latte spot” che viene acquistato da alcuni caseifici pugliesi addirittura a 28 centesimi al litro.

Latte spot proviene da Paesi comunitari dell’est europeo e da Paesi terzi.

Il prezzo di consegna ai caseifici è talmente irrisorio che sorge spontaneo il sospetto che questo latte non abbia nemmeno un prezzo pagato alla partenza.

Già il costo del trasporto con annessi e connessi non giustifica assolutamente un prezzo così basso.

Evidentemente sorge il dubbio che dietro questo latte di dubbia provenienza operino delle vere e proprie organizzazioni poco trasparenti.

Tutto questo crea una notevole disparità tra gli stessi caseifici.

Infatti si trovano sul mercato prodotti lattiero-caseari come ad esempio le mozzarelle, vendute sia a 4-5 euro che a 7-8 euro al Kg.

Come fa il consumatore a raccapezzarsi in una simile differenza di prezzo?

Come si fa a distinguere la mozzarella prodotta dal nostro latte di Puglia da quella prodotta con il latte importato a 28 centesimi al litro?

I caseifici che pagano correttamente il latte secondo il contratto interprofessionale rischiano di soccombere, gli altri di sopravvivere e somministrare ai consumatori prodotti di dubbia provenienza e genuinità.

Di questo si è discusso in una riunione del gruppo di interesse zootecnico della Cia Puglia a Putignano.

E’ urgente che gli organi preposti controllino le provenienze e le legalità e genuinità del latte spot , senza sparare nel mucchio ma facendo controlli mirati.

Questo marchingegno infernale sta distruggendo i caseifici onesti e tutti gli allevatori pugliesi che stanno vivendo in maniera drammatica questo momento di crisi che si è abbattuto complessivamente su tutti i Paesi europei, sull’Italia e sulla nostra regione.

E’ urgente e prioritario accelerare la messa in pratica del marchio prodotti tipici di Puglia che nel momento in cui andrà a regime potrà significare una sicura svolta in direzione della trasparenza, della commercializzazione del latte e suoi derivati.

A questi problemi se ne aggiungono altri per la zootecnia pugliese; il problema del rimborso pagamenti dello splafonamento inerente le quote latte che sono state già pagate dagli allevatori devono a chi ne ha diritto essere rimborsati prima della fine di agosto qualora compensate.

In ogni caso il grosso problema è quello del prezzo del latte che non solo è basso, ma alcuni caseifici, e anche cooperative del settore ritardano notevolmente i pagamenti agli allevatori mettendoli in grossa difficoltà.

C’è l’esigenza di incontrarsi al più presto con l’Assessore alle risorse agroalimentari Dario Stèfano per verificare con lui quali possono essere le azioni da intraprendere per dare risposte concrete ai problemi del settore ed in particolare al prezzo del latte che è in stretta connessione alla partenza del marchio “Prodotti di Puglia”

La Cia Puglia si adopererà in questa direzione.