La mattina di Sabato scorso a Castellaneta, in provincia di Taranto, su Via Roma all'inizio della passeggiata Rodolfo Valentino, si è svolta l'iniziativa Inac in piazza per te dal titolo: “Perché la pensione non sia un’illusione!”. È con questo significativo slogan che l’Istituto Nazionale Assistenza Cittadini ha organizzato in tutte le province italiane la sesta edizione di “Inac in piazza per te”. Quest’anno la manifestazione ha assunto una valenza particolare a causa delle gravi difficoltà in cui versa il Paese e dei pesanti effetti di alcune scelte del Governo nelle politiche del welfare. Diversi sono stati i cittadini che hanno approfittato della presenza di personale qualificato di Inac-Cia per avere le informazioni più recenti e dettagliate su pensioni, assistenza previdenziale e infortunistica. Il successo dell’ iniziativa è stato favorito anche dalla bella giornata di sole e dalla festa patronale che ha spinto cittadini e turisti a visitare il nostro stand per chiedere spiegazioni e ritirare il materiale illustrativo, i cappellini e i palloncini verdi della Cia. Di grande interesse per i visitatori i depliantes con i recenti studi e i sondaggi, condotti dal patronato della Cia a livello nazionale, che hanno evidenziato, fra l’altro, come il parametro dell’aspettativa di vita - utilizzato a piene mani dal governo per la riforma del sistema pensionistico - risulti inadeguato per calcolare l’età pensionabile, non considerando l’effettivo stato di salute psico-fisica del lavoratore. Da una parte, infatti, l’Istat rileva che dal 2001 al 2010 l’età media si è allungata per gli uomini dai 77 ai 79,1 anni e per la donne dagli 82,8 agli 84,3; dall’altra, però, l’Eurostat sottolinea che l’aspettativa di “vita sana” è diminuita sensibilmente, passando dai 74 anni del 2004 ai 61 del 2008. Non a caso un recente sondaggio effettuato dal Patronato Inac ha messo in evidenza come sia altissima la percentuale di coloro che ritengono sbagliato ed ingiusto legare l’età pensionabile all’aspettativa di vita e come più del 75 per cento dei lavoratori italiani “under