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03 maggio 2012
ULIVI MONUMENTALI TRA VINCOLI E OPPORTUNITÀ

“Ulivi Monumentali di Puglia tra vincoli e opportunità”: è stato questo il tema del seminario che si è svolto nei giorni scorsi presso la sala consigliare del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi.

L’iniziativa, al cospetto di un pubblico numeroso e interessato, è stata introdotta dal Presidente Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Brindisi Luigi D’Amico il quale ha presentato la legge regionale sugli ulivi monumentali della Puglia e quali sono gli eventuali scenari tra vincoli e opportunità dati dall’attuazione della stessa in merito al patrimonio di questi monumenti viventi presenti sul territorio regionale.

E’ poi intervenuto l’ing. Palumbo quale responsabile tecnico della Sit, la società che per conto della Regione sta effettuando una mappatura ed identificazione di circa 300 mila piante di ulivi monumentali su alcuni comuni della Puglia, tra i quali Carovigno, Ostuni, Fasano, per la provincia di Brindisi.

Presente alla iniziativa anche il sindaco di Carovigno Vittorio Zizza, che si è  soffermato sulla necessità di avere tempi certi alle istanze presentate per eventuali spostamenti di piante di ulivi monumentali a fronte di interventi di pubblica utilità o autorizzazioni edilizie rilasciate sul territorio comunale.

Dopo numerosi interventi dei presenti ed ampia discussione ha preso la parola il Vice presidente della Cia Puglia Donato Petruzzi che ha dato risposte ad alcuni dei quesiti posti dai presenti e si è impegnato, assieme ai rappresentanti delle altre organizzazioni intervenute - per Confagricoltura il direttore regionale Carlo Zambelli e per la Coldiretti il presidente di comprensorio Giovanni Lanzillotti -, a portare le istanze alla Regione Puglia con la richiesta impellente dell’apertura di un tavolo tecnico regionale.

“La Cia ha sempre sostenuto – ha spiegato Petruzzi - che il limite più grosso della legge regionale sugli ulivi monumentali è che ad un vincolo certo non corrisponde un indennizzo altrettanto certo per gli agricoltori. La legge ha avuto comunque il pregio di mettere un freno allo scempio del commercio illegale degli alberi monumentali. Ma la legge, per rispondere meglio alle esigenze di tutti, va modificata. Deve essere prevista una norma che faciliti da un lato maggiormente gli spostamenti degli ulivi monumentali,  ma dall’altro che ci sia un controllo successivo sul reale attecchimento degli alberi trapiantati. Sulla questione censimento degli alberi, poi, secondo la Cia il modo migliore per censire i circa 6 milioni di ulivi monumentali presenti in Puglia, senza spendere troppe risorse pubbliche e per farlo in tempi rapidi, è l’autocensimento. In questo caso, però, gli agricoltori devono realmente convincersi, di fronte a provvedimenti concreti, che il censimento o auto censimento che sia, è utile e offre vantaggi e soprattutto produce reddito in un momento in cui l’agricoltura sta vivendo la più grossa crisi “strutturale” dal dopoguerra ad oggi. Dobbiamo cercare di coniugare, dunque, nel modo migliore possibile, la salvaguardia dell’ambiente, che interessa tutti i cittadini, al reddito degli agricoltori. Ad un vincolo, deve corrispondere un indennizzo certo e non vantaggi che possono, così come è previsto nella legge, essere reali, che purtroppo oggi appaiono ancora ipotetici  e aleatori.  La Regione Puglia su questo deve fare di più. Anche nella nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) che partirà dal 2014 bisogna individuare forme certe di compensazione al vincolo. Su questo il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo on. Paolo   De Castro e gli altri  parlamentari europei ci devono dare una mano.  È estremamente positiva – ha concluso il vicepresidente regionale della Cia -, comunque, la decisione assunta dalla Regione Puglia di istituire di un “tavolo di lavoro” che comprende tutti i soggetti interessati, e che possa affrontare in maniera concreta la modifica della legge 14/2007 per renderla più confacente alle esigenze degli agricoltori, dell’ambiente e dei cittadini tutti di questa Regione. Chiediamo che tale tavolo di lavoro - annunciato nei giorni scorsi dall’assessore regionale all’ambiente Nicastro e dal suo collega all’agricoltura Stefàno  – venga convocato al più presto”.

Petruzzi ha risposto ad alcune delle domande dei numerosi agricoltori presenti. A molte altre non è stato possibile rispondere per l’assenza all’incontro del rappresentante dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia.


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