Oggi i nutrizionisti ci dicono che una sana ed equilibrata alimentazione inizia con una buona colazione a base di latte magro, yogurt, frutta e cereali, seguita da eventuali spuntini o merende a base di frutta, e prevede una corretta ripartizione degli alimenti in pranzo e cena in modo da ottenere un equilibrio dei principi alimentari nelle 24 ore. Una buona ripartizione delle calorie può essere la seguente: prima colazione, 20-25%; pranzo, 30-35%; cena, 30%; fuori pasto, 10% a metà pomeriggio o a metà mattina. Ma qual'era, invece, la distribuzione dei pasti nella giornata di un contadino pugliese? A Peschici (FG), nel 1960, la distribuzione dei pasti ordinari nella giornata di un contadino prevedeva al mattino pane semplice condito con olio o pomodoro, a mezzogiorno sempre pane, alla sera zuppa di verdura con pane. A Sannicandro i pastori mangiavano una zuppa di pane e latte al mattino, un pezzo di pane a mezzogiorno, del pancotto (zuppa di pane e verdura) alla sera. A Carpino (FG) il brodo di gallina veniva riservato esclusivamente alle puerpere. Diversa, e meno grama, era l’organizzazione dei pasti festivi, sia legati alle scadenze calendariali (Pasqua, Natale, ecc.), sia connessi con cerimonie nuziali o di altro tipo. In questi casi l’eccezionalità di un’abbondanza quotidianamente negata diventa uno stimolo alla creatività della cuoca, il cui impegno è totale, specie nella preparazione dei dolci, spesso consumati in sede rituale.
Marco Miosi (antropologo culturale)