Il comparto orticolo pugliese messo in ginocchio dal maltempo, che da diversi giorni sta sferzando ogni angolo della Puglia. Solo nella Capitanata si stimano danni pari al 40% sulle colture orticole. Il 40 per cento dei raccolti di ortaggi in campo aperto, infatti, sono andati distrutti. E poi rimangono bloccati sulle strade e nelle aziende migliaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli e migliaia di litri di latte. Danni consistenti si registrano, infatti, anche nelle aziende zootecniche pugliesi, dove in molti casi è difficoltoso arrivarci a causa della presenza di neve e ghiaccio. Non c’è pace, dunque, per l’agricoltura pugliese. Dopo gli effetti disastrosi provocati dal blocco dei tir, ora sul comparto si è abbattuta come un macigno anche l’ondata di freddo polare, che sta creando non pochi disagi in molte zone della Puglia.
Sono ingentissimi, dunque, i danni che si registrano al comparto agricolo, stimati in svariate decine di milioni di euro. Danni che vanno a gravare su aziende già messe in seria difficoltà da una crisi economica senza precedenti, e che ora si vedono il lavoro di mesi e mesi distrutto dalle piogge o dalle nevicate e dalle gelate, e si vedono perdere il prodotto in campo. Ma non basta. Le aziende “risparmiate” dai danni diretti a colture pagano comunque le conseguenze del maltempo sulla bolletta energetica. Con le temperature anche al di sotto dello zero, infatti, gli agricoltori devono ricorrere massicciamente al riscaldamento delle serre e delle stalle, con gli impianti costantemente accesi per evitare il congelamento delle tubature. Una vera stangata per il settore, dato che il prezzo del gasolio agricolo è cresciuto in un biennio del 130 per cento, con un aggravio sui costi produttivi pari a oltre 5 mila euro ad azienda. Insomma, la situazione è veramente drammatica e richiede immediati interventi, anche per garantire la distribuzione delle merci, soprattutto dei prodotti altamente deperibili come latte, frutta e verdura, ed evitare, così, il rischio speculazione sui prezzi.