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IL MALTEMPO: UN’ALTRA MAZZATA ALLA AGRICOLTURA BRINDISINA
Tra il 3 ed il 4 febbraio scorsi si sono avuti forti temporali con nubifragi, grandinate e forti venti che hanno interessato da nord a sud tutta la provincia di Brindisi causando non pochi danni a tutto il comparto agricolo. Danni che sono particolarmente cospicuiper quanto riguarda le colture orticole già gravemente penalizzate dal blocco dei tir prima per l’agitazione ed ora per la neve e il gelo che ha paralizzato tutto il centro ed il nord Italia. “Un’altra mazzata al comparto che và ad aggiungersi ai prezzi alla produzione sempre più bassi e con prezzi al consumo sempre più alti allargando sempre di più la forbice tra i prezzi pagati ai produttori ed i prezzi pagati dai consumatori – spiega Luigi D’Amico, presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi -. Se ai problemi del settore orticolo sommiamo quelli del settore olivicolo dove il mercato dell’olio stagna ed i prezzi, soprattutto dell’extra vergine, sono vergognosamente bassi, e le forti preoccupazioni della manovra finanziaria che inasprisce la tassazione dei terreni agricoli e dei fabbricati rurali, ecco che si creano forti preoccupazioni per la sopravvivenza di numerose aziende con conseguente riduzione drastica delle assunzioni di manodopera agricola”. Un mix di malcontento e rabbia che non può essere non ascoltato dal governo centrale e dai politici a tutti i livelli che continuano a dire di essere attenti al settore primario ma che puntualmente si dimenticano di metterlo nell’agenda politica. “Anche se lamentiamo danni alle colture ed in alcuni casi anche alle strutture – conclude il presidente provinciale della Cia di Brindisi Luigi D’Amico -, non chiediamo il riconoscimento di inutili stati di calamità ma di intervenire immediatamente sull’IMU, sulle accise dei carburanti agricoli, sulla semplificazione amministrativa e sui mercati combattendo le contraffazioni e le sofisticazioni, per continuare a garantire reddito agli agricoltori e benessere alimentare ai consumatori”.
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