La Cia Confederazione Italiana Agricoltori e la Coldiretti di Taranto esprimono insoddisfazione e preoccupazione, in merito al manifesto del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, che invita gli utenti a pagare la seconda rata irrigazione 2010 entro e non oltre il 29 febbraio 2012. In maniera responsabile la Cia e la Coldiretti, sin dalla scorsa primavera, hanno invitato gli utenti del Consorzio di Bonifica a pagare soltanto la prima rata relativa al consumo irriguo 2010, pari a circa euro 485.00 per ettaro prenotato; tale decisione è scaturita da un accordo con l’assessore regiuonale Dario Stefàno che, in attesa dell’approvazione della legge sui consorzi di bonifica, sospendeva tutte le procedure fino al 31 gennaio 2012. Oggi il Consorzio di Bonifica Stornara e Tara sta chiedendo agli utenti di pagare soltanto la seconda rata del 2010, la terza rata viene annullata, così come ha annullato la cartella esattoriale relativa al 2005. La Cia e la Coldiretti, nel ritenere non esaustiva la comunicazione, in quanto non si conosce la scelta relativa ai conguagli 2006/2009 e ritenendo non opportuno, in un momento di grave crisi finanziaria ed economica del settore, emettere cartelle di pagamento onerose e così perentorie, invitano il commissario del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara dott. Giuseppantonio Stanco, e soprattutto la Regione Puglia, a convocare un tavolo di discussione che affronti non solo la questione contingente delle cartelle esattoriali ma soprattutto una definitiva riorganizzazione funzionale del Consorzio di Bonifica, ente fondamentale per il settore e per la tutela del territorio jonico. Per questo motivo le organizzazioni degli agricoltori chiedono la ripresa del tavolo di discussione sul Consorzio di Bonifica, consapevoli della necessità di procedere alla definizione del passato e alle scelte programmatiche per il futuro; pertanto invitano l’assessore Dario Stefàno, come al solito sensibile e disponibile, a riaprire il tavolo delle trattative; in un momento così difficile per l’agricoltura e per tutta l’economia, le Organizzazioni si richiamano al senso di responsabilità di tutte le componenti con la manifesta volontà di evitare comportamenti demagogici.