Attenzione

se stai leggendo questo testo significa che il tuo browser non supporta i fogli di stile (CSS). Se stai usando uno screen reader, prosegui con la navigazione, altrimenti segui le istruzioni su come aggiornare il tuo browser.
 
Header - Logo CIA

Ricerca

 

Area Riservata

 
 


Colonna Centrale: Contenuti

Percorso corrente:

Home Page freccia frecciaDettaglio
02 febbraio 2012
CIA FOGGIA: PRESENTATA LA PETIZIONE SUGLI ALCHIL ESTERI

È stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa – svoltasi presso la sala giunta della Provincia di Foggia – la petizione popolare indetta dalla Cia Puglia per chiedere che venga ridotto il parametro Ue degli Alchil Esteri nell’olio extravergine di oliva da 75 mg/kg a 30, in modo da non consentire le miscele fraudolente con olio lampante e deodorato. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Cia di Foggia Raffaele Carrabba, il presidente della Cia Puglia Antonio Barile, e l’assessore provinciale all’agricoltura Savino Antonio Santarella, il quale ha annunciato che sosterrà la petizione della Cia Puglia, e che la Provincia di Foggia sarà al fianco della Cia per raggiungere tale obiettivo. “Le aziende olivicole foggiane sono in profonda crisi – ha evidenziato il presidente provinciale della Cia di Foggia Raffaele Carrabba -. C’è bisogno di tutelare seriamente l’olio extravergine di oliva. La Cia di Foggia sostiene fortemente l’iniziativa indetta dalla Cia Puglia che ha avviato su tutto il territorio regionale pugliese una raccolta di firme, affinché l’Unione Europea riduca immediatamente il parametro degli Alchil Esteri per garantire la qualità dell’extravergine”. “La Cia Puglia – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa il presidente regionale della Cia Antonio Barile -, con una petizione popolare indirizzata al Presidente Ue Josè Barroso, al Commissario Agricoltura Ue Dacian Ciolos, al Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro e al  Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Mario Catania, chiede la modifica del Regolamento Ue 61/2011 affinché venga ridotto il parametro degli Alchil Esteri, che individua i fenomeni fermentativi e degradativi delle olive di scarsa qualità, dagli attuali 75 mg per kg a 30 mg per kg di olio extravergine di oliva. Questa riduzione è fondamentale per  salvaguardare i produttori di olio extravergine d’oliva e per contrastare le miscele con olio lampante e deodorato. Infatti la soglia attuale degli Alchil Esteri di 75 mg/kg, che è stata introdotta dall’aprile scorso è troppo alta e consente di mettere in commercio con la dicitura “olio extravergine d’oliva” anche oli extravergini ottenuti con miscele che possono contenere fino al 60% oli lampanti rettificati e deodorati. La Cia Puglia – ha proseguito Barile -, nel dare atto all’Ue dell’importanza rappresentata dall’introduzione per la prima volta nella normativa comunitaria del parametro degli Alchil Esteri, chiede alla Ue di modificare il regolamento Ue 61/2011 e ridurre il parametro degli Alchil Esteri a 30 mg/kg. Tale riduzione è la condizione indispensabile per dare trasparenza al mercato dell’olio extravergine d’oliva, tutelare i consumatori e il patrimonio ambientale pugliese costituito da 60 milioni di ulivi, di cui ben 5 milioni secolari e monumentali. L’extravergine contraffatto con olio deodorato e lampante è la rovina dell’olivicoltura pugliese che ha visto nelle settimane scorse crollare i prezzi dell’olio extravergine e delle olive – ha evidenziato ancora il presidente della Cia Puglia -. A ciò si aggiunge la concentrazione della trasformazione olearia in poche mani, in grandi frantoi peraltro beneficiari di importanti finanziamenti regionali con finalità esclusivamente speculative  e senza alcuna attenzione alla filiera.  L’olivicoltura pugliese con i suoi 1,5 milioni di quintali di vero olio extravergine d’oliva è la regione che si pone al primo posto nel mondo tra le regioni che producono olio extravergine. La Puglia supera l’intera Spagna che produce appena 600/700mila quintali di olio extravergine. Infatti le stime più attendibili, non addomesticate, ci dicono che l’olio extravergine rappresenta solo il 5%  della produzione olivicola spagnola, e che per il restante 95% è costituita da olio deodorato o lampante.  Gli olivicoltori pugliesi – ha concluso Barile - non temono la concorrenza leale del “vero” olio extravergine, qualunque sia la provenienza, perché la quantità disponibile effettiva di olio extravergine è enormemente al di sotto della crescente domanda mondiale, che, purtroppo, per oltre il 50% viene soddisfatta da olio extravergine mistificato e miscelato con oli deodorati e lampanti.”

I Nostri Partner:

CIA - Confederazione Italiana Agricoltori
-
-
CIHEAM - IAMB (apertura in una nuova finestra)
-
Codita (apertura in una nuova finestra)

Finanziatori:

Regione Puglia
spacer
Unione Europea
intervento cofinanziato dall'U.E. F.E.S.R. sul POR Puglia 2000-2006
Misura 6.2 POR Puglia
Azione C "Sviluppo delle imprese e delle professioni"
Valid HTML 4.01 Transitional 
-
Valid CSS! 
-
Level Triple-A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0

-
Cia Puglia, Via S. Matarrese, 4 - 70124 Bari - Tel 080.5616025 Fax 080.5641379 COD. FISC. 80016260723 - info@scianet.it
www.scianet.it é una testata giornalistica on line iscritta nel Registro della Stampa del Tribunale di Bari al n° 37/07.
Direttore responsabile: Antonio Barile