
Vito Nicola Scalera, imprenditore allevatore poco più che quarantenne, è il primo presidente agricoltore della CIA di Bari, eletto all’unanimità dall’assemblea provinciale dei delegati. L’Organizzazione barese prosegue così decisa e consapevole verso la realizzazione dell’autoriforma, grazie all’impegno e alla volontà già espressa dal gruppo dirigente provinciale, a partire dalla scelta del presidente uscente Francesco Caruso di non utilizzare la possibilità di deroga per accelerare il processo in una condizione già ritenuta ottimale per cogliere i migliori risultati. Nell’accettare il prestigioso incarico, Scalera, dopo aver ringraziato l’assemblea per la fiducia accordatagli e i dirigenti uscenti per il buon lavoro fin qui sviluppato, ha dichiarato di voler contribuire all’intensificazione delle azioni sindacali della CIA a difesa e tutela del reddito degli agricoltori, a partire dalla battaglia per la fiscalizzazione dei contributi nelle zone montane e svantaggiate, l’azzeramento delle accise sui carburanti agricoli, il ripristino del fondo di solidarietà. Scalera ha ribadita la valenza strategica del perseguimento dell’unità delle forze agricole, l’importanza di favorire l’aggregazione delle strutture economiche per competere sui mercati, l’urgenza di combattere le frodi alimentari e commerciali e la delinquenza che stringe d’assedio le aree rurali.
L’assemblea, che aveva in precedenza approvato il nuovo statuto provinciale, ha proseguito negli adempimenti eleggendo l’assemblea provinciale e la direzione provinciale, composte in larghissima maggioranza da associati agricoltori. E’ stato poi nominato il Collegio provinciale dei revisori dei conti con Francesco Tinelli presidente.
Nei prossimi giorni si svolgeranno i congressi comunali con l’elezione degli organismi dirigenti comunali e dei presidenti, tutti rigorosamente agricoltori titolari, con l’esplicito mandato di proseguire soprattutto nel territorio con il processo di autoriforma ed il protagonismo degli agricoltori, con l’impegno di raccogliere ulteriori consensi alla linea della CIA e di trasformarli in adesioni organizzative.