CATEGORIE PRODUTTIVE

Come si è precedentemente accennato, la produzione di carne ovina può derivare, a parte la quota fornita dagli animali a fine carriera, da diversi tipi di produzione differenziati in rapporto al peso vivo della macellazione e precisamente:

  • agnello da latte (peso vivo 8-12 kg);
  • agnello pesante da latte (peso vivo 12-20 kg):
  • agnellone precoce o agnello bianco (peso vivo 25-35 kg)
  • castrato (oltre gli 8 mesi d'età).

Agnello da latte (p.v. 8-12 kg)

L'agnello da latte (l'abbacchio, romano) è la tipica produzione dell'allevamento ovino italiano indirizzato verso la produzione del latte. Molto apprezzato dal consumatore, si ottiene, nei sistemi di allevamento tradizionali, mantenendo gli agnelli con la madre sino a un'età di 4-5 settimane: tutta la produzione lattea materna viene destinata all'alimentazione dell'agnello, con indici di conversione di 5-6 kg di latte per kg di accrescimento.Questa produzione può essere ottenuta anche con sistemi di allattamento artificiale utilizzando latte ricostituibile e producendo carcasse qualitativamente non distinguibili da quelle ottenute da agnelli allevati alla madre. Nelle razze da latte (Sarda, Comisana, ecc.) si ottengono incrementi giornalieri di 180-200 g, con indici di conversione di 1,35-1,40 (kg di sostituto di latte/kg di incremento di peso vivo) e rese in carcassa del 50-55% (riferite al peso vivo). Anche i prodotti dell'incrocio industriale con arieti di razze da carne possono essere impiegati per ottenere questo tipo di agnello. Rispetto agli animali in purezza si registrano incrementi ponderali maggiori dal 15 al 20%, indici di conversione inferiori di circa il 5% e rese in carcassa più elevate dell'1-1,5%. Tenuto, però, conto dei costi da sostenere per attuare l'incrocio industriale e dei relativi limitati benefici, i vantaggi economici dell'applicazione di tale metodo di riproduzione per la produzione di agnelli di basso peso vivo risultano insignificanti.

Agnello pesante da latte (p.v. 12-20 kg)


Negli allevamenti di razze di non elevata attitudine lattifera, per le quali non esiste la convenienza ad attuare la mungitura, l'agnello pesante da latte è prodotto facendo proseguire l'allattamento dalla nascita fino a 6-7 settimane, fino al raggiungimento di un peso vivo intorno ai 15-16 kg. Si ottengono, così, carcasse con caratteristiche qualitative non troppo dissimili da quelle dell'agnello leggero da latte. Negli allevamenti di razze specializzate per la produzione del latte, per un evidente risparmio di latte, per la produzione di questo tipo di agnello si impiegano le tecniche dell'allattamento artificiale. Di norma, nelle razze da latte, il limite oltre il quale non risulta conveniente protrarre l'allattamento artificiale, è di 6-7 settimane per le femmine e di 7-8 settimane per i maschi. Si ottengono, così, pesi finali di 13-14 kg nelle femmine, e di 15-16 kg nei maschi, con indici di conversione del latte ricostituibile di, 1,50-1,55 e con rese in carcassa, a caldo, del 50-55 %. L'agnello pesante può essere, inoltre, ottenuto anche con un'alimentazione mista di latte ricostituito e di alimenti solidi (fieno e soprattutto concentrati) a partire dalla 2a settimana di vita e fino alla macellazione.

Agnellone precoce o agnello bianco (p.v. 25-35 kg)


L'agnellone precoce o agnello bianco è una produzione ottenibile più o meno precocemente con un'alimentazione a elevato contenuto energetico. Nelle razze ovine allevate in Italia questo tipo di produzione può essere attuato, con buoni risultati in termini di caratteristiche merceologiche delle carcasse, solo nella Bergamasca, nella Biellese, nella Barbaresca e nella Laticauda e in popolazioni simili e/o derivate. Per le altre razze e per le popolazioni a triplice attitudine dell'Italia centro-meridionale nonché per quelle da latte è, invece, indispensabile ricorrere alla produzione di meticci mediante incrocio industriale con arieti di razze da carne. La tecnica di produzione prevede, dopo lo svezzamento, l'allevamento dei soli agnelli maschi sino ai 100-130 giorni di età. L'alimentazione, in questa fase, può essere costituita da concentrati, da somministrare a volontà che, se provvisti di un minimo del 13-14% di fibra grezza, possono costituire l'unica fonte alimentare, oppure da concentrati e fieni somministrati ad libitum. Dagli incroci di prima generazione (razze da carne x razze da latte) si possono ottenere, a 100 giorni di età agnelli di 28 kg di peso vivo con indici di conversione di 3,9-4 (kg di concentrato per kg di incremento) pari a 3,3-3,5 UFC per kg di incremento, accrescimento di 250-280 g per giorno e rese in carcassa del 49-51%.

Agnellone (oltre 35 kg p.v.)


L'agnellone è un tipo di produzione ormai poco realizzato in Italia. Può essere ottenuto con le razze Bergamasca, Barbaresca, Biellese, Laticauda e loro derivati; possono essere impiegati anche soggetti meticci di prima generazione tra arieti di razze da carne e pecore locali anche a prevalente attitudine alla produzione del latte. Incroci con arieti da carne possono fornire, con ingrassamento sino ai 180 giorni di età. Accrescimenti di 200 g per giorno, rese del 49-51% e pesi vivi finali di 40-42 kg.

Castrato (oltre 8 mesi di età)


Quando l'ingrassamento dei maschi si debba protrarre oltre gli 8 mesi di età è conveniente la produ- zione del castrato provvedendo alla castrazione degli agnelli al loro 3 -4 mese di vita. Ciò comporta la produzione di carcasse di ottima qualità che si accompagnano però ad alti indici di conversione e a limitati accrescimenti ponderali. La produzione del castrato può pertanto risultare conveniente solo se ottenuta con un'alimentazione imperniata, dopo lo svezzamento, sulla utilizzazione delle foraggere spontanee e/o coltivate e basso impiego di concentrati e di mezzi tecnici.

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